Tremori di Profumi - Patrizio Ligabue

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                                                    TREMORI DI PROFUMI                                         

Kjolur

Patrizio………………
Correva l’anno 1986 quando attraversai a piedi l’Indre Troms, uno sperduto e disabitato territorio della lapponia norvegese. Nel mezzo dei 12 giorni di cammino, costeggiai per più di un giorno e mi avvicinai senza però entrarvi, ad una area ancora più interna e selvaggia chiamata Havgavuobmi Omradet.
Per tanto tempo (……e qualche volta ancora adesso), ho pensato a quella terra che avevo visto così da vicino, e mi sono spesso immaginato io, solo, nell’attraversarla, immerso nei suoi enormi spazi aperti, nel suo “vidda”.
L’anno dopo poi, nel 1987, con lo stesso stile, ho attraversato anche l’Islanda centrale da sud a nord, lungo la mitica pista del Kjolur.
Mai ero riuscito a mettere perfettamente a fuoco le comuni emozioni che univano queste due mie esperienze. Forse solo ora, dopo un lungo lavoro sui dettagli, mi sono reso conto sempre di più in maniera precisa, che la chiave comune era una impercettibile emozione sollecitata da ripetute ed intermittenti variazioni di profumi. Veri e propri tremolii di profumi che apparivano e poi sparivano senza una logica definita, e, a volte, talmente intensi, da provocare fisicamente, in me, veri e propri “brividi positivi”.
Oggi, dopo tanti anni trascorsi, ho provato a mettere in musica queste mie particolari emozioni. Dettagli di emozioni, raccontati attraverso musiche create su dettagli di suoni, su di ogni singolo e ripetitivo suono armonico. Due sole liriche che hanno per titolo il nome di quelle terre lontane, due lunghe cavalcate per farmi rivivere momenti solamente miei e oramai perduti. Patrizio Ligabue www.patrizioligabue.it


Luciano………………
Quando Patrizio, all’inizio della primavera scorsa, mi ha proposto di condividere l’ideazione e la realizzazione della trasposizione sonora atta a celebrare due tra i suoi viaggi più significativi realizzati un po’ di anni fa lassù tra le terre del nord, la mia risposta immediata è stata: sì.
Sì; non solo per l’estrema sintonia che ha caratterizzato fin dall’inizio il nostro ascoltare ed ascoltarci, nell’esprimere un interscambio sonoro costantemente orientato a sostenere l’altro nel suo organizzare e produrre suoni e silenzi; ma anche perché, per Patrizio, come per me, viaggiare significa soprattutto “camminare un luogo”. E’ infatti solo comminando che puoi, se hai voglia di ascoltare, entrare in sintonia con ciò che ti circonda, che si tratti di persone o perché no di pietre, o altri contesti ambientali non antropizzati.
Ed è così che, partendo dalle sue evocazioni di luoghi isolati, non abitati, perlopiù deserti ma pregni di silenzi e di profumi, abbiamo iniziato a tracciare linee di tempo, spesso non usuali, sulle quali sovrapporre e stratificare sonorità poco frequentate, se non uniche ed originali.
Il tutto finalizzato, almeno per noi due, a dar forma e a rendere udibili, vuoti e silenzi non privi di forza esistenziale; o forse, più semplicemente, abbiamo cercato di intercettare le reminiscenze di antichi canti evocativi, sostenuti dall’eterno pulsare della Madre Terra, ripreso e riverberato nei tamburi e nelle percussioni degli sciamani. Luciano Bosi www.qualepercussione.it
Reggio Emilia, 23 marzo 2013

Havgavuobmi Omradet
Ghost 1
Ghost 2
 
 
 
 
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